Mentre Sony Interactive Entertainment è tutt'altro che fiduciosa sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, un documento della Competition Markets Authority (CMA) rivela che il produttore giapponese è convinto che anche se Call of Duty continuerà ad essere rilasciato su PlayStation, le sue macchine saranno svantaggiate rispetto alle console Xbox. "L'entità risultante dalla fusione sarebbe in grado di mettere in atto una sorta di blocco parziale, in particolare rafforzando la differenza tra le due versioni, è indicato. Secondo Sony Interactive Entertainment, i giocatori di Call of Duty possono aspettarsi più contenuti su Xbox così come una migliore interoperabilità con la console, per non parlare dei vantaggi di Xbox Game Pass. Sony Interactive Entertainment ha indicato che è probabile che questi fattori influenzino i giocatori nella scelta della console".
Microsoft non è soddisfatta del regolatore CMA del Regno Unito per i suoi commenti sull'acquisizione di Activision Blizzard. Descrive le preoccupazioni del regolatore come "fuori luogo" e che "adotta i reclami di Sony senza considerare il potenziale danno per i consumatori" 👀 🧵 1/3 pic.twitter.com/nIWuVqyvSW
— Tom Warren (@tomwarren) 12 ottobre 2022
Anche Microsoft, da parte sua, non sorride perché si rammarica che la CMA abbia deciso di indagare più a fondo sul caso, mentre secondo lui il suo rivale non ha nulla da temere. Sottolinea in particolare che Sony Interactive Entertainment ha dominato a testa alta il mercato dei videogiochi negli ultimi vent'anni, che aumentare il prezzo delle sue console senza paura di perdere quote di mercato non è mai stato un problema per il produttore giapponese, che la paura suscitato da una possibile perdita di Call of Duty è esagerato dato che ci sono più di 4 titoli disponibili su PlayStation, che i giocatori di Call of Duty non rappresentano la maggioranza dei possessori di PlayStation e che anche Sony Interactive Entertainment ha acquisito studi dopo l'annuncio di l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Microsoft afferma inoltre che "mantenere Call of Duty su PlayStation è ... un imperativo commerciale per il business Xbox" e che "conta sui ricavi derivanti dalla distribuzione dei giochi Activision Blizzard su Sony PlayStation". 🧵 3/3 pic.twitter.com/QxylhKv4xl
— Tom Warren (@tomwarren) 12 ottobre 2022
Come sottolinea giustamente Tom Warren (The Verge), l'azienda di Redmond sta deliberatamente cercando di degradare la propria immagine nell'industria dei giochi, in particolare affermando che il cloud gaming (su cui fa molto affidamento) rimane marginale, che Xbox occupa l'ultimo posto in le classifiche delle console e che sono ancora in ritardo rispetto al settore mobile. Infine, per chiarire il punto, Microsoft assicura che continuare a distribuire Call of Duty su PlayStation è un imperativo commerciale ed economico, e che quindi non ha alcun motivo valido per assumere tale esclusività .
Si ricorda che a differenza del Regno Unito, nazioni come il Brasile o l'Arabia Saudita hanno convalidato l'operazione. Strauss-Zelnick, il boss di Take Two Intractive, ha recentemente fatto sapere di essere anche lui favorevole a questo riavvicinamento tra le due parti, e che è stato addirittura salutare per la concorrenza.