Prima di aggiungere: "Con tutto questo in mente, abbiamo scelto un design decisamente rivolto al futuro, che illustra il desiderio di innovazione tecnica mostrato da Bend Studio. Le lettere sono state lavorate per essere parallele al bordo principale del triangolo esterno mentre mantenendo un carattere non corsivo nella I, che evoca il camino di una segheria e testimonia il passato di disboscamento di Bend, prima che la città diventasse una destinazione popolare per le numerose attività all'aperto che offre.
Se Bend Studio è noto da tempo per essere responsabile della serie Syphon Filter, non dobbiamo dimenticare che i suoi team hanno avuto anche l'opportunità di lavorare su altre licenze come Uncharted (Uncharted: Golden Abyss su PS Vita) e Resistance (Resistance). : Retribution su PSP). Ma è stato soprattutto Days Gone (il suo primo franchise originale dai tempi di Syphon Filter) a permettergli di farsi un nome su PS4. Considerato ingiustamente sottovalutato da molti giocatori, avrebbe potuto avere un sequel se Sony Interactive Entertainment non avesse posto il veto.
Non sappiamo se Days Gone 2 vedrà la luce su PS5, ma per il momento Bend Studio è al lavoro su un progetto completamente diverso. "Oggi siamo felici di condividere con voi solo una piccola notizia sul nostro progetto attuale, afferma lo studio. Attualmente stiamo lavorando a una nuova licenza che incorpori il multiplayer e sia basata sui sistemi open world di Days Gone, ma offrendovi un mondo completamente nuovo che siamo positivamente entusiasti di costruire per te. Non vediamo l'ora di rivelarti di più quando sarà il momento". Tutt'altro che una coincidenza, visto che secondo Jeff Ross (il director di Days Gone), per Days Gone 2 era stata presa in considerazione una modalità cooperativa. Un modo, dunque, per non buttare all'aria il lavoro intrapreso a partire da Days Gone.
Come concordato, Bend Studio ha svelato il suo nuovissimo logo a cui dovremo abituarci. "Volevamo sviluppare una nuova identità grafica che fosse all'avanguardia, astratta e minimalista, spiega Shay Casey, assistente direttore artistico (Branding e UI). Avevamo in mente l'idea di un semplice motivo geometrico che evocasse un movimento costante e una certa creatività, quel tipo di logo che i giocatori potrebbero facilmente riconoscere per strada, senza vedere il nome dello studio, e che nel tempo è diventato sinonimo di videogiochi, come una famosa virgola lo è diventata per l'abbigliamento sportivo.