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Questo calo significativo delle vendite non è ovviamente dovuto al disinteresse del pubblico per l'ultima console di Sony, ma legato alla carenza di componenti che impedisce a Sony di produrre quanto vorrebbe. Un rallentamento della produzione che ha permesso anche a Microsoft di vendere più Xbox Series X|S negli ultimi mesi. Essendo la domanda più forte dell'offerta, alcuni consumatori si rivolgono ad altre macchine, meno colpiti da questa carenza che continuerà ancora per qualche anno. Se Sony Interactive Entertainment quindi manca i suoi obiettivi, ha comunque registrato un anno record, con un fatturato di 19,862 miliardi di euro, che corrisponde a un aumento del 3% rispetto all'anno fiscale precedente, sapendo che si tratta di 2,509 miliardi di euro di profitti, ovvero 1% in più rispetto allo scorso anno. Questa prestazione la dobbiamo alle vendite dei giochi che non conoscono né la crisi né la carenza. Con 70.5 milioni di giochi PS5 e PS4 venduti nell'ultimo trimestre, si registra un aumento di 9.1 milioni rispetto alle cifre del 2021 e ai suoi 61.4 milioni di titoli venduti. Tra tutti questi giochi, ben 14.5 milioni sono rappresentati da giochi first party di PlayStation Studios, il che corrisponde a un aumento di 6.6 milioni rispetto al 2021.
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Se le esclusive rimangono soprattutto i nervi della guerra per vendere console, sappiamo che anche gli abbonamenti ai servizi online sono un elemento importante per il successo di una piattaforma adesso. Microsoft lo sa da molto tempo e Sony se ne è resa conto di recente. A poche settimane dal lancio del nuovo PlayStation Plus (che si è fuso con PlayStation Now), vediamo che il numero di abbonati è leggermente diminuito. Il servizio passa da 47.6 milioni a 47.4 milioni di abbonati, ovvero 200 persone che hanno deciso di non rinnovare l'abbonamento. Resta da vedere se la nuova formula con le sue 000 proposte permetterà al servizio di attrarre più persone...