Questo visore VR uccide il giocatore nella vita reale se muore nel gioco, un prototipo in fase di sviluppo

    No, non è un titolo clickbait, ma piuttosto la nuova invenzione di Palmer Luckey, il creatore del visore Oculus Rift, acquistato da Facebook e ribattezzato Meta Quest. Il miliardario trentenne non ha chiuso con la realtà virtuale e sembra voler spingere i limiti della finzione con questo casco uscito da un film di fantascienza. In un messaggio pubblicato sul suo sito ufficiale, Palmer Luckey spiega come funziona questo casco del tutto surreale. Il dispositivo è infatti dotato di tre cariche esplosive, in grado di attivarsi quando si verifica il Game Over nel gioco. Il dispositivo sarà infatti collegato a un sistema in grado di identificare una frequenza specifica quando lo schermo lampeggia in rosso. Le cariche esplosive, situate all'altezza della fronte, distruggerebbero istantaneamente il cervello dell'utilizzatore. Palmer Luckey spiega di essersi ispirato alla serie Sword Art Online, romanzi scritti da Reki Kawahara e adattati in anime e videogiochi per diversi anni. In questa saga, ci sono i VRMMORPG per il gioco di ruolo multi-massicciamente online in realtà virtuale e, in una delle storie, uno scienziato pazzo intrappola migliaia di giocatori con il NerveGear, un micidiale visore per la realtà virtuale.



    L'idea di collegare la tua vita reale al tuo avatar virtuale mi ha sempre affascinato: alzi immediatamente la posta in gioco al massimo e costringi le persone a ripensare radicalmente a come interagiscono con il mondo virtuale e i giocatori in esso. Una grafica estesa può rendere un gioco fotorealistico, ma solo la minaccia di gravi conseguenze può rendere un gioco reale per te e per tutti gli altri partecipanti. Questa è una meccanica dei videogiochi che non è mai stata esplorata, mentre gli sport del mondo reale hanno già sperimentato rischi mortali.


     


    Questo visore VR uccide il giocatore nella vita reale se muore nel gioco, un prototipo in fase di sviluppo

    Non è solo la fantasia di un imprenditore annoiato a casa, ma un forte bisogno di fare un ulteriore passo avanti nel mondo dell'intrattenimento virtuale. Palmer Luckey spiega che il suo casco esplosivo è ancora in fase di prototipo e soffre di alcuni malfunzionamenti. Spiega in particolare che il visore VR inizia a esplodere quando Game Over non è attivato e questo è il motivo per cui non l'ha ancora provato. 


     

    Non è un sistema perfetto, ovviamente. Ho in progetto un meccanismo anti-manomissione che, come il NerveGear, renderà impossibile rimuovere o distruggere il casco. Anche così, ci sono un'ampia varietà di guasti che potrebbero verificarsi e uccidere l'utente nel momento sbagliato. Ecco perché non ho le palle per usarlo da solo, e anche perché sono convinto che, come in Sword Art Online, l'innesco finale dovrebbe essere legato a un agente molto intelligente che può facilmente determinare se le condizioni di distruzione sono davvero corretti.



    Creatore di Oculus Rift, Palmer Luckey ha venduto il suo visore e la sua azienda a Facebook nel 2014 per 2 miliardi di dollari. Successivamente è entrato a far parte della compagnia di Mark Zuckerberg, ma si è ufficialmente dimesso da Facebook dopo diversi mesi di assenza e silenzio mediatico il 31 marzo 2017.

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