Ufficializzato lo scorso giugno, il remake di The Last of Us (battezzato The Last of Us Part I, senza dubbio in riferimento a The Last of Us Part II) ha suscitato polemiche a causa del suo prezzo, ritenuto eccessivo da un certo numero di giocatori . . Infatti, per ottenere l'edizione standard (inclusa l'avventura principale e l'estensione "Left Behind"), dovrai spendere 80 €, sapendo che il gioco è uscito su PS3 nel 2013, poi su PS4 nel 2014 sotto forma di versione rimasterizzata. E non parliamo nemmeno dell'edizione digitale Deluxe, che costa 90€. Insomma, ce n'è abbastanza per gridare allo scandalo.
“È solo una presa in contanti”
In realtà è il progetto più meticolosamente costruito e realizzato che abbia mai visto o di cui abbia mai fatto parte in tutta la mia carriera. Il massimo livello di cura e attenzione ai dettagli possibile. pic.twitter.com/csjZ3kZMyG
— Robert Morrison (@RobertAnim8er) 10 luglio 2022
Su Twitter, Robert Morrison ha voluto intervenire sull'argomento. " "Questo è un furto." In effetti, è il progetto progettato più meticolosamente che abbia mai visto o al quale ho partecipato in tutta la mia carriera, inclusa un'altissima attenzione ai dettagli, spiega colui che ha officiato come animatore. Non ho sotto mano il prezzo del gioco, sapendo che il valore che si attribuisce a qualcosa è un concetto puramente soggettivo. Puoi decidere se prenderlo o meno. Tutto quello che sto dicendo è che sono sbalordito da tutto il duro lavoro svolto da un meraviglioso gruppo di persone. Nel gioco è stata infusa molta passione”.
Se il malcontento ha rapidamente conquistato le fila della community, va tuttavia notato che alcuni ritengono che la qualità del remake valga la pena di spendere 80 €. Il talento che Naughty Dog ha mostrato in passato probabilmente non gli è estraneo. Per la cronaca, The Last of Us Part I uscirà su PS5 il 2 settembre.